Il 31 maggio 1972 io Rosa Floyd entrano nel Studi di Abbey Road Di Londra per registrare l’album più famoso e importante della loro carriera, Il lato oscuro della lunaUna sessione leggendaria che dura fino a 9 febbraio 1973 in cui la banda di Roger Waters, David Gimour, Nick Mason e Richard Wright costruisce una moderna sinfonia di canzoni, suoni e atmosfere immaginando un viaggio verso il lato oscuro della luna come metafora di un’esplorazione degli aspetti più oscuri e profondi dell’animo umano, parlando di assenza, follia, mortalità, avidità.

Il risultato è un album di musica rock complessa ma sublime e immediata che conquista il mondo: Il lato oscuro della luna è uscito il 1° marzo 1973, è arrivato al primo posto nelle classifiche americane e al secondo in Inghilterra e ha venduto oltre 45 milioni di copie. Una delle soluzioni che rendono l’album così coinvolgente e affascinante è l’idea di Roger Waters di inserire alcuni voci registrate tra una traccia e l’altra, frammenti di conversazione, riflessioni filosofiche, parole e risate che danno l’impressione di essere in studio con la band.

Roger Waters scrive delle domande (“Hai paura di morire?” “Quando è stata l’ultima volta che ti sei comportato in modo violento?” “Pensavi di aver ragione?” Qual è il tuo colore preferito?”), accende un microfono nello Studio 3 e chiede alle persone presenti ad Abbey Road di rispondere liberamente. L’album vede la partecipazione dei roadie della band Roger “The Hat” Manifold e Chris Adamson, del road manager Peter Watts (padre dell’attrice Naomi Watts) e della moglie Patricia e soprattutto del portiere irlandese degli studi, Gerry O’Driscoll che chiude The Dark Side of the Moon dopo la trascendenza di Eclipse con una frase che riassume perfettamente il concept alla base dell’album: “Non c’è un lato oscuro della Luna, è tutto buio. Solo la luce del sole la fa apparire illuminata.”.

Tra le persone intervistate dai Pink Floyd ad Abbey Road c’era anche quella di Paolo McCartneysua moglie Linda e il chitarrista dei Wings Henry McColloughL’unica voce che si sente nell’album (“Non lo so, quella volta ero davvero ubriaco”) è quella di Italiano: Secondo uno degli aneddoti più famosi della storia del rock, Roger Waters decide di eliminare Paul McCartney perché non apprezza il tono delle sue risposte: “Ha fatto del suo meglio per essere divertente.”.

L’album più famoso dei Pink Floyd avrebbe potuto contenere la voce di uno dei Beatles, ma non è successo. In una recente intervista, il batterista dei Pink Floyd Mason di Nick ha confermato la storia, anche se ha dato una motivazione diversa: “Sì, è vero. Sono stato io a togliere le voci di Paul McCartney e Linda da Money. Il problema era che erano troppo riconoscibili, non volevamo che il pubblico fosse distratto da una celebrità così grande. Tuttavia, abbiamo usato il chitarrista dei Wings, Henry”.

× Vuoi la libertà?